G.B.Pentasuglia

Gian Battista PENTASUGLIA

1821-1880

Sin dal suo nascere  l'Istituto fu intitolato a Gian Battista Pentasuglia Gian Battista Pentasuglia in virtù del suo patriottismo e delle sue indiscusse capacità tecniche nel campo delle trasmissioni.

L’illustre concittadino nacque il 3 novembre 1821. A 27 anni, Pentasuglia scelse le barricate del 
1848 a Napoli e poi indossò la divisa militare.
Partecipò alle guerre d’indipendenza e nel 1848 fu ferito a Vicenza. Nel 1850 in Piemonte fu istruttore degli allievi telegrafisti e poi incaricato di redigere un manuale di telegrafia e di ispezionare gli uffici telegrafici. Nel contempo compiva studi ed esperimenti nel campo che gli valsero la laurea di Dottore in Fisica.
Durante la 2° Guerra d’Indipendenza fu assegnato al quartier generale di Napoleone III  con il compito di sovrintendente ai servizi telegrafici. Nel 1860 partì con Garibaldi da Quarto ed agevolò con uno stratagemma lo sbarco dei “Mille” sul suolo siciliano.
Dopo L'unità d'Italia lavorò nel campo delle comunicazioni: ideò e pose in opera il cavo telegrafico sottomarino tra Sicilia e Sardegna e sullo stretto di Messina.Durante la 3° guerra d’Indipendenza tornò con Garibaldi, questa volta con un drappello di Materani.
Scioltisi i battaglioni  Pentasuglia tornò a Matera come Ispettore capo dei Telegrafi.
La Città gli offrì una medaglia per l’ingegno ed il patriottismo dimostrati, intitolandogli una via nel centro storico.
Nell'atrio del palazzo Lanfranchi vi è una lapide in suo onore. Morì il 4 novembre 1880 a soli 59 anni.

Il 17 marzo 2011 in occasione del 150° anniversario dell'unità d'Italia, è stato inaugurato un busto bronzeo a lui dedicato.

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